Curare la depressione
Purtroppo vi è la convinzione che, le difficoltà che una persona deve sopportare, siano sempre visibili, come una ferita. La depressione è una malattia da curare, invisibile e subdola che spesso passa inosservata.
La depressione è quindi una malattia vera e propria che presenta diversi livelli di gravità e, di conseguenza, diversi tempi di durata e diversi aspetti invalidanti.
Spesso passa inosservata, non viene riconosciuta né diagnosticata. Ma chi soffre di depressione deve affrontare i suoi demoni interiori senza nemmeno volere renderli visibili agli occhi degli altri.
Perciò sono persone che potrebbero aver nascosto il loro malessere anche agli amici più cari.
“Chi soffre di depressione, le ferite le ha dentro l’anima e restano celate agli occhi di tutti coloro che sono meno attenti”
Per esempio, una figlia o un figlio può soffrire di depressione e il genitore può non accorgersene affatto. Dicasi la stessa cosa in ambito relazionale; una moglie o un marito può convivere con un partner depresso senza rendersene conto.
L’idea che chi soffre di depressione abbia una personalità cupa e triste è sbagliata
La depressione non è una disposizione dell’umore. Chi convive con questo disturbo ha imparato ad alterare il suo stato d’animo apparente, riuscendo a sembrare una delle persone più “felici” che conosciamo. Le personalità sono mutevoli.
Ne consegue che spesso, chi è affetto da depressione cerca di mostrare solo gli aspetti positivi e più socievoli del suo comportamento, a prescindere da quello che sta attraversando.
“Nessuno vuole deprimere gli altri, anche a costo di nascondere i propri sentimenti”
“Sì, in effetti, lei soffre di depressione”. Questa diagnosi che qualcuno di voi avrà ricevuto dallo psicologo o dallo psichiatra, conferma spesso un sospetto che si ha già, molto prima di ricorrere ad un aiuto.
La depressione va oltre il semplice sentimento di tristezza o malinconia; i sintomi coinvolgono la sfera mentale, emotiva e fisica. Chi decide di liberarsi dalle catene della depressione, non soltanto deve affrontare una grande sfida, ma anche la costante banalizzazione di cui sono oggetto i disturbi mentali.
Culturalmente siamo abituati a considerare malattie solo quelle tangibili con test di laboratorio. L’ipertensione e il diabete, per esempio, hanno un approccio curativo chiaro e condiviso da tutti.
La questione cambia completamente quando parliamo di depressione, qui bisogna fare i conti con il proprio inferno personale e con una struttura sociale che vede ancora la depressione come una condizione facile da superare, magari assumendo una semplice pillola. Eppure, ci sarebbe tanto da chiarire.
Non guarirò in un mese e i farmaci non sono la panacea
Un’idea sbagliata è dare per scontato che questi processi psicologici possano essere risolti con un semplice trattamento medico. Ebbene, i farmaci non risolvono da soli la radice del problema.
Non si tratta di una malattia che può sparire nel giro di uno o tre mesi. La depressione è, in genere, una malattia recidivante. Questo significa che richiede adeguate strategie psicologiche che diventino una costante nella propria vita, qualcosa a cui aggrapparsi per evitare di andare a fondo.
A tale scopo. abbiamo bisogno del sostegno dei nostri cari, ma offerto nel modo giusto. Se ci sentiamo ripetere tutti i giorni “come ti senti oggi?” oppure “non preoccuparti, tra un mese sarà tutto passato”, l’ansia non farà che aumentare
Ognuno, quindi, reagisce alle difficoltà con determinate strategie che ad un certo punto non sortiscono gli stessi effetti, l’assetto psichico ha subito troppe perturbazioni da riassestarsi con i soliti modi di gestire una criticità.
Per questo la psicoterapia aiuta ad ampliare i vari modi di affrontare e curare la depressione, i punti di vista sul problema che consentono di trattarlo nelle sue dimensioni reali, con una regolazione emotiva più bilanciata.
Contattami con fiducia e inziamo insieme il percorso verso una nuova vita.