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Dott.ssa Cristina Ombra Psicologa psicoterapeuta

Disturbi alimentari

La psicoterapia aiuta ad ampliare i vari modi di affrontare l’ansia

I Disturbi alimentari

Che cosa sono i disturbi alimentari

I DCA o disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, sono disturbi del comportamento alimentare. Sono caratterizzati da un comportamento disfunzionale riguardo il cibo, una percezione del proprio corpo alterata e una conseguente preoccupazione per il proprio peso e aspetto fisico.

I disturbi alimentari possono avere cause e conseguenze psicologiche legate a problemi di autostima e, in alcuni casi, sono associati a problemi d’ansia  e depressione. Soffrire di DCA, inoltre, può portare a gravi conseguenze fisiche e innescare, per esempio, problemi gastrointestinali, cardiovascolari ed endocrini e, nei casi molto gravi, può portare alla morte. Dopo aver illustrato che cosa sono i disturbi alimentari, vediamone i sintomi.

I sintomi dei disturbi del comportamento alimentare

I DCA hanno sintomi fisici e psicologici. I segnali psicologici dei disturbi alimentari possono essere:

  • tendenza all’isolamento e solitudine
  • emozione della rabbia
  • rimuginio
  • sbalzi d’umore
  • comportamenti ossessivi e ritualizzati (come tagliare a piccoli pezzi il cibo  o mangiare di nascosto)
  • ansia
  • depressione
  • paura di perdere il controllo

La diagnosi

Tra i criteri diagnostici dei disturbi alimentari del DSM-5, inoltre, vengono sottolineati sintomi psicologici in comune con quelli delle dipendenze patologiche, per cui in alcuni casi si parla di dipendenza da cibo. Tra i sintomi fisici dei disturbi dipendenze patologiche alimentari possiamo trovare:

  • alterazione del metabolismo
  • disturbi del sonno
  • perdita o aumento di peso
  • indebolimento muscolare.

Tipi di disturbi alimentari

Quanti tipi di DCA ci sono? Tra tutti i disturbi alimentari, i più diffusi sono:

  • anoressia nervosa: chi soffre di questo disturbo ha una percezione alterata del proprio peso e immagine corporea, a cui reagisce adottando una restrizione dell’assunzione di calorie. La perdita di peso, perseguita con una rigida autodisciplina, non allevia la paura di ingrassare
  • bulimia nervosa: sono ricorrenti le abbuffate che poi vengono “compensate” da vomito autoindotto, uso di lassativi e diuretici, attività fisica eccessiva. Come per l’anoressia nervosa,  anche al centro di questo disturbo ci sono un’errata percezione del proprio corpo e problemi legati all’autostima
  • binge eating disorder: anche chiamato disturbo da alimentazione incontrollata, ha in comune con la bulimia nervosa le abbuffate a cui, però, non seguono condotte compensatorie. L’abbuffata provoca poi vergogna e senso di colpa, nonostante spesso esse vengano fatte di nascosto.

L’elenco dei DCA si arricchisce, nella classificazione dei disturbi correlati che si trova nel DSM-5, anche dei “disturbi dell’alimentazione che comprendono anoressia, bulimia, binge eating disorder, pica, disturbo da ruminazione e disturbo evitante/restrittivo

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